Ape sociale 2020, domande entro il 31 marzo: requisiti e importi

ENACContributi e Pensioni

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La circolare INPS n.35 del 12 marzo 2020 fornisce indicazioni per accedere all’opzione Ape sociale per la pensione anticipata, che è stata confermata anche per il 2020. L’opzione Ape sociale è una sorta di misura per la pensione anticipata, anche se non si tratta di un vero e proprio trattamento pensionistico. Si può definire un anticipo pensionistico a costo zero, perché accedendo all’opzione non si determina, per i lavoratori che ne abbiano i requisiti, una riduzione dell’assegno pensionistico futuro, cosa che accade per esempio con Quota 100.

L’ indennità Ape sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione Separata i quali:

a) si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

b) assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età, oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

c) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

d) sono lavoratori dipendenti, al momento della decorrenza dell’indennità, in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi 10 ovvero almeno sei anni negli ultimi sette lavori gravosi.

Accedendo all’Ape sociale, confermata con la Legge di Bilancio 2020, è possibile ottenere uno scivolo di 4 anni fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia – fissata a 67 anni.  L’Ape sociale più che una misura per la pensione anticipata è un trattamento assistenziale. Non è riconosciuta, ricordiamolo, ai liberi professionisti iscritti a casse professionali.

Osserviamo nello specifico ciò che dice la circolare INPS sulle scadenze da rispettare per presentare la domanda in scadenza il 31 marzo e le altre finestre, per l’  Ape sociale nel 2020.

L’ INPS comunica che :

–    la prima finestra entro la quale presentare la domanda per Ape sociale è quella del 31 marzo 2020;

–   è prevista anche una seconda fase che  avrà inizio, come comunica l’INPS , il 1° aprile 2020 e  avrà termine il 15 luglio 2020;

–    è prevista anche una terza fase, che va dal 16 luglio al 30 novembre 2020 con la pubblicazione degli esiti prevista per l’ultimo giorno dell’anno.

La domanda può essere inviata da chiunque maturi i requisiti necessari per richiedere il beneficio nel corso dell’anno. Va sottolineato, però, che, in caso di esito positivo da parte dell’INPS, per accedere all’Ape Sociale bisognerà presentare una seconda istanza quando si saranno maturati tutti i requisiti richiesti, compreso quello anagrafico.

Per la seconda istanza c’è tempo fino al 31 dicembre 2020.

La comunicazione da parte dell’ INPS circa le domande di verifica , come si legge sempre nella circolare, avverrà anch’essa in tre finestre temporali :

–   il 30 giugno 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo 2020;

–   il 15 ottobre 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio 2020;

–  il 31 dicembre 2020, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio 2020, ma entro il 30 novembre del medesimo anno.

È prevista inoltre una graduatoria per l’accesso all’Ape sociale e l’analisi delle domande verrà predisposta secondo un duplice criterio di selezione privilegiando chi  è più vicino alla pensione di anzianità e, in caso di parità, viene presa in considerazione anche  la data di presentazione della domanda.

L’importo massimo che può essere erogato tramite Ape Sociale è di 1.500 euro mensili e l’indennità non è compatibile con misure di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria come Naspi, mini-Aspi, Asdi, e dis-col.

 L’Ape Sociale è invece cumulabile con l’Ape Volontaria.