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Oggi, 16 marzo 2020, il consiglio dei ministri ha approvato il maxi decreto DL 16-03-2020 per far fronte all’emergenza COVID 19. Ecco le disposizioni principali per famiglie e welfare.
Lavoro
Le misure a sostegno del lavoro sono quelle che occupano gran parte del provvedimento, con una estensione degli ammortizzatori sociali straordinari per tutto il territorio nazionale in maniera retroattiva, già dal 23 febbraio. Per 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, le aziende non potranno licenziare nessuno, anche a fronte di una forte riduzione dei fatturati. Sospese anche tutte le procedure di licenziamento pendenti avviate dopo il 23 febbraio. Il periodo di quarantena, in ogni caso, viene equiparato alla malattia.
Il governo stanzia in tutto circa 10 miliardi per sostenere gli stipendi dei 5 milioni di lavoratori costretti al fermo forzato e per venire incontro ai genitori con figli e persone non autosufficienti a carico da accudire in casa, in seguito alla chiusura di scuole e centri di assistenza. Salgono a 5 miliardi i finanziamenti per la cassa integrazione: i datori di lavoro, che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19”, per una durata massima di nove settimane. L’assegno ordinario è concesso anche ai lavoratori di imprese iscritte al Fondo di integrazione salariale, che viene rafforzato con 1,3 miliardi aggiuntivi. Le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria o con contratti di solidarietà possono comunque presentare domanda di accesso al trattamento ordinario. Potenziata la cassa integrazione in deroga con una dotazione di 3,3 miliardi, estesa a tutti i settori del privato, compreso quello agricolo, della pesca e del terzo settore. Esclusi i lavoratori domestici.
Una indennità di “ultima istanza” è prevista per dipendenti e autonomi, con redditi sotto i 10mila euro, che hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività.
In generale, anche per la pubblica amministrazione viene incentivato il lavoro a distanza, con l’utilizzo massimo di ferie e permessi nel caso in cui non fosse possibile. Fatta eccezione della garanzia di organici minimi per garantire i servizi essenziali. Per i quali comunque si predilige l’uso di procedure online e telefoniche con l’utenza.
Partite Iva ed autonomi
Per professionisti e autonomi sono stati stanziati 3 miliardi a tutela del periodo di inattività. Una indennità una tantum di 600 euro per il mese di marzo (rinnovabile poi ad aprile con un’ulteriore misura) è riconosciuta ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo. Previsto anche un sostegno, nel limite massimo di 10 milioni di euro, per i collaboratori di società e associazioni sportive dilettantistiche.
Liquidità a imprese e famiglie
Per fornire liquidità alle imprese in difficoltà, il governo stanzia una dote di 1 miliardo di euro per rafforzare il Fondo di garanzia delle pmi, a cui si potrà accedere gratuitamente con un aumento dell’importo massimo per singola impresa a 5 milioni di euro. La norma si aggiunge ai 7 miliardi che Cdp ha già smesso a disposizione. Il ministero dell’Economia è autorizzato inoltre a rilasciare la garanzia dello Stato in favore di Sace per sostenere il credito all’esportazione nel settore turistico, tra i più colpiti in questo momento di crisi. Solo per le micro e piccole e medie imprese, è prevista una clausola per salvare i fidi e sospendere il pagamento delle rate dei mutui fino al 30 settembre 2020. Per le imprese più grandi, il meccanismo di garanzia pubblica prevede invece il coinvolgimento di Cdp con una dota di 500 milioni.
Per un periodo di nove mesi, i lavoratori autonomi che abbiano registrato un calo del fatturato superiore al 33% di quello dell’ultimo anno, possono poi accedere al Fondo Gasparrini per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui sulla prima casa, senza necessità di presentare l’Isee. In aiuto delle famiglie, arriva anche il rinvio del pagamento dei contributi per il lavoro domestico.
Per botteghe e negozi, è riconosciuto un credito d’imposta del 60 per cento dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo 2020. Per i tassisti che installano paratie divisorie nell’auto è destinato un finanziamento di 2 milioni di euro.
Fisco
È sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
È sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020
AMMORTIZZATORI SOCIALI
Congedi e bonus
I genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli fino a 12 anni, e senza alcun limite d’età per chi ha figli disabili, potranno invece usufruire di un congedo, esteso anche agli autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps. La fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, per un totale complessivo di quindici giorni. Viene riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione. Per questa misura la dotazione è di 1,2 miliardi. In alternativa, è prevista la possibilità di usufruire di un bonus baby sitter di 600 euro, che sale a 1.000 euro per medici, infermieri e operatori sanitari. Si potrà inoltre godere di 12 giorni di permesso retribuito in più per marzo e aprile, con uno stanziamento ulteriore di oltre 550 milioni.
A decorrere dal 5 marzo 2020, i genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato accreditato hanno diritto a fruire di un congedo dal lavoro indennizzato. L’erogazione dell’indennità, nonché l’indicazione delle modalità di fruizione del congedo sono a cura dell’amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro
Cassa integrazione
È previsto un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di:
– Aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario;
– Aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà.
Le Regioni possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto.
Disoccupazione agricola, Naspi e Discoll
Il termine per la domanda di disoccupazione agricola è prorogato, solo per le domande in competenza 2019, al giorno 1° giugno 2020. I termini di presentazione di domanda di disoccupazione NASPI e DISCOLL sono ampliati da sessantotto a centoventotto giorni.
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