Indennità 600 euro: non ci sarà nessun click day

ENACLavoro e Salute

indennità 600 euro

Condividi questa notizia

Indennità 600 euro: non ci sarà nessun click day. “Dall’una di notte alle 8.30 del mattino abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo” – ha spiegato all’Ansa il presidente INPS Pasquale Tridico,

Indennità 600 euro: non ci sarà nessun click day

La domanda si presenta telematicamente e l’Inps conferma che non c’è nessun click day, quindi c’è tutto il tempo per presentare richiesta, senza bisogno di concentrare tutte le domande nei primi giorni. “Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre” – insiste Tridico. Il quale sottolinea anche che non è prevista nessuna priorità in base all’ordine cronologico di presentazione.

Hanno diritto all’indennizzo di 600 euro:

• liberi professionisti titolari di partita IVA attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie;

• lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie;

• lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie: sono le gestioni artigiani, commercianti, coltivatori diretti coloni mezzadri. Importante: sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti che hanno anche la previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco;

• lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020;

• lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta;

• lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50mila euro.

L’indennizzo di 600 euro è esentasse (non concorre alla formazione del reddito imponibile), non comprende contribuzione figurativa né diritto all’assegno per il nucleo familiare.