Pensione anticipata per dipendenti e autonomi: requisiti a confronto

ENACContributi e Pensioni

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Per chi è nel mondo del lavoro già da qualche anno una preoccupazione molto diffusa è quella di stabilire quando potrà ritirarsi, ovvero andare in pensione. Ci sono varie opzioni che i lavoratori possono scegliere per abbreviare il percorso verso l’agognata pensione, una di queste è la pensione anticipata standard. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, quali sono i requisiti richiesti dalla normativa vigente per accedervi e se ci sono differenze tra dipendenti e autonomi.

Pensione anticipata standard

La pensione anticipata rappresenta il trattamento previdenziale che sostituisce la pensione di anzianità a partire dalla riforma delle pensioni Monti-Fornero nel 2011 e che può essere conseguito dai lavoratori e dalle lavoratrici senza vincoli di età anagrafica – quindi conseguibile prima della pensione di vecchiaia – essendo vincolata al solo possesso di determinati requisiti contributivi:

  • 41 anni e 10 mesi per le donne;
  • 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Tali requisiti valgono sia per gli autonomi che per i dipendenti, privati e pubblici, la differenza riguarda solo il genere di appartenenza: lavoratori/lavoratrici dipendenti, autonomi/autonome. Se si tratta di un lavoratore dipendente è necessaria la cessazione del rapporto con il datore di lavoro mentre se si tratta di un lavoratore autonomo l’interruzione dell’attività non è richiesta.

 

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La pensione anticipata spetta ai soggetti la cui pensione è liquidata:

  • dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
  • dalla Gestione Separata INPS.

Da sottolineare che dal 1° gennaio 2019 al requisito contributivo si sarebbe dovuto applicare l’adeguamento alla speranza di vita, con un incremento di cinque mesi, ma l’articolo 15 del DL 4/2019 ha sospeso gli adeguamenti fino al 31 dicembre 2026.

Questo per quanto concerne la maturazione dei requisiti, per poter poi effettivamente andare in pensione anticipata standard dipendenti e autonomi devono attendere la cosiddetta finestra mobile di tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Appare utile ricordare che durante il periodo di differimento previsto dalle finestre mobili si può continuare a lavorare ma che non è necessario farlo. La pensione anticipata decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.